ACOF Busto Arsizio

News
Al Centro di Formazione Professionale Acof di Busto Arsizio si confezionano coperte per i senzatetto

Al Centro di Formazione Professionale Acof di Busto Arsizio si confezionano coperte per i senzatetto

Il progetto in collaborazione con l’associazione bustocca, “Ali d’Aquila”

Dall’incontro di due mondi è nato il progetto “Una coperta per Ali d’Aquila”.

Capita che tre docenti del Centro di Formazione Professionale Acof di Busto Arsizio – frazione Borsano scambino quattro chiacchiere e, confrontandosi, scoprano di poter collaborare fattivamente, mettendo in campo le rispettive competenze e peculiarità ma, soprattutto, convergano sull’idea di coinvolgere in qualcosa di estremamente concreto agli allievi del 1^ e del 3^ anno del corso per Operatore dell’Abbigliamento. 

La professoressa Sara Noli è parte attiva dell’Associazione “Ali d’Aquila” di Busto Arsizio, le professoresse Gabriella Orifiammi e Loredana Giannuzzi sono donne piene di iniziative e insegnano materie professionali nei corsi di moda; tutte brillano per creatività ed intraprendenza.

E, da questa miscela esplosiva di talenti, entusiasmo e generosità è nata l’idea di far confezionare alle classi delle colorate, variopinte e calde coperte di pile da donare alle persone, perlopiù senzatetto, che Ali d’Aquila segue e aiuta dal 2009. L’associazione offre ai senza dimora di Busto Arsizio un servizio docce, un cambio d’abito è un ristoro ogni sabato mattina.

Il risultato è tangibile, in tutti i sensi: tangibile per chi riceverà una di queste coperte, tangibile per le classi che hanno lavorato mettendoci impegno e disciplina, certo, ma anche fantasia, emozione e un pizzico di “cuore”.

Le coperte sono state consegnate nelle mani della Presidente dell’Associazione Ali d’Aquila, dr.ssa Elisa Briccola, oggi, 22 marzo, direttamente dalla classe 1^ Operatore dell’Abbigliamento,  a scuola in presenza per seguire le lezioni di laboratorio.

Le fotografie sono state scattate da due allievi del I anno del corso per Operatore grafico Ipermediale, Davide e Christian, che si sono adoperati per cogliere i momenti più significativi dell’evento.

Questo è uno dei tanti esempi che rappresentano il lavoro che si fa nella formazione professionale, “luogo” di apprendimento e di crescita che spesso ben si “contamina” con il mondo reale, con il quotidiano vivere al di là delle mura scolastiche.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *